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Mostra Ciao Italia al Museo Civico di Bari

La Mostra Ciao Italia al Museo Civico di Bari: le opere e le informazioni, il periodo e gli orari d'apertura, i contatti e il costo dei biglietti.

Mostra Ciao Italia Bari
Ciao Italia! Un secolo di immigrazione e di cultura italiane in Francia (1860-1960) - Museo Civico di Bari, Via Edoardo Orabona, 4 – Bari

Mostra in corso dal 15 novembre al 11 dicembre 2019

Una grande mostra ripercorre il viaggio geografico, socio-economico e culturale degli Italiani in Francia dal Risorgimento a partire dal 1860 fino al 1960.

Comunicato stampa della mostra Ciao Italia! Un secolo di immigrazione e di cultura italiane in Francia (1860-1960)

�Ciao� fa parte di quelle parole che, accompagnando le migrazioni di milioni d�Italiani in tutto il mondo, sono state adottate dalle lingue dei paesi di accoglienza, come in Francia dove ormai fa parte del vocabolario corrente. Questo saluto serve ad accogliere e ad accomiatarsi allo stesso tempo. Ciao Italia! � un arrivederci degli Italiani al loro paese, mai un addio. E� anche una formula di benvenuto della Francia alla sua vicina. Gli scambi tra la Francia e l�Italia sono numerosi sin dall�Antichit� e vanno ben oltre la conquista militare della �Gallia� da parte di Roma. Nel Medioevo, uomini, donne, beni e idee attraversano le Alpi, diffondendo una sorta di �modello italiano� in Francia e in tutta Europa.

Nel XIX e nel XX secolo, circa 26 milioni di Italiani e Italiane emigrano per motivi sia economici che politici. Una parte di essi si dirige in Francia che all�epoca mancava di manodopera. Gli Italiani diventano cos� gli stranieri pi� numerosi in Francia dall�inizio del XX secolo fino agli anni 1960.

Oggi commemorata, la loro integrazione non avvenne comunque senza intoppi. Tra diffidenza e desiderio, violenze e passioni, rifiuto e integrazione, la mostra Ciao Italia ! narra questa storia evidenziando l�apporto degli Italiani alla societ� e alla cultura francesi. La mostra ripercorre il viaggio geografico, socio-economico e culturale degli Italiani in Francia dal Risorgimento a partire dal 1860 fino al 1960.

Quattro periodi fondamentali permettono di conoscere questo secolo di immigrazione e di cultura italiane in Francia tra gli anni 1860 e 1960. Ogni periodo fa riferimento ad un evento significativo che, ricollocato nel suo contesto storico, restituisce un aspetto importante di questa immigrazione.

1860-1870 Una nazione di migranti

Il 1861 segna l�unit� della penisola italiana, fino ad allora divisa in pi� Stati. Contemporaneamente, e in un apparente paradosso, una parte della popolazione lascia l�Italia. Difficolt� economiche, arretratezza sociale e tensioni politiche ne sono la causa. La Francia � sin dall�inizio una destinazione privilegiata, in particolare per gli Italiani del Nord del paese data la vicinanza geografica e abitudini migratorie antiche, come quelle dei contadini stagionali, dei marinai e dei pescatori o ancora dei commercianti. Inoltre, a causa di una scarsa natalit�, l�economia francese, in pieno sviluppo industriale, ha un bisogno estremo di manodopera. Il numero di Italiani in Francia passa da 63.000 nel 1851 a 165.000 nel 1876 e sar� destinato ad aumentare ancora successivamente.

Violenze e passioni 1880-1910

Nel giugno del 1881, la celebrazione a Marsiglia per il rientro delle truppe dalla Tunisia, dove la Francia ha appena istituito un protettorato, provoca delle aspre manifestazioni nazionaliste. Per tre giorni si trasformano in una �caccia agli Italiani� che provoca tre morti e ventuno feriti. Qualche anno dopo, il bilancio � ancora pi� pesante durante gli scontri di Aigues-Mortes (16 agosto 1893) che oppongono i lavoratori Italiani della Compagnie des Salins du Midi a operai e contadini francesi : otto morti e pi� di 50 feriti. Questi due eventi sono l�espressione spettacolare di manifestazioni xenofobe pi� quotidiane. L�immigrazione italiana � percepita come una �invasione� sfavorevole ai lavoratori francesi, spesso associata alla criminalit� o al terrorismo anarchico.

All�ombra del Fascismo 1920-1940

All�inizio degli anni 1930, la popolazione di nazionalit� italiana in Francia non � mai stata cos� numerosa : pi� di 800.000 persone. Se, come in passato, la loro politicizzazione resta debole, la situazione politica in Italia e l�impegno militante di alcuni si riflettono su una maggioranza di Italiani assorbiti dal lavoro. Dopo la salita al potere di Mussolini, in ottobre 1922, fascisti e antifascisti tentano in Francia di guadagnarsi il consenso degli immigrati e si oppongono talvolta violentemente. Le autorit� e l�opinione pubblica francesi non apprezzano affatto questi disturbi dell�ordine pubblico e le minacce di destabilizzazione politica che derivano da questi scontri.

Dolce Vita 1950-1960

L�accordo di manodopera franco-italiano del 1947 apre l�ultima fase del flusso migratorio transalpino che si esaurisce all�inizio del 1960. Il successo del film di Federico Fellini si collega alle rappresentazioni di un�italianit� dai toni della Dolce Vita. In Francia, gli Italiani appaiono sempre meno minacciosi. In un�epoca in cui il turismo inverte la corrente migratoria transalpina, l�Italia appare un teatro di divertissement animato da questi �cugini latini� cos� esuberanti, spensierati e indisciplinati, ma altrettanti affascinanti, dall�eleganza sensuale e dal grande talento artistico e gastronomico. Una guida turistica parla di �un popolo diverso, colorito, vivace, affascinante e adorabile�, aggiungendo che tra Francesi e Italiani �ci si ama molto perch� ci si capisce�.

Orari: lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 18.00; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 19.00; domenica dalle 10.00 alle 14.00.
Biglietti: intero € 5, ridotto € 3.
Telefono: +39.080.5772362
E-mail: info@museocivicobari.it
Sito web: Museo Civico di Bari

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